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WINTER THOUGHTS: BULBI E ALTRE SCOPERTE

18 Marzo 2018

Come si dice? La vita, quando ti assorbe completamente.

È stato un febbraio pieno di pioggia, neve e ghiaccio, qui a Rimini non ci siamo fatti mancare niente in questo mese.

A volte sento il bisogno di staccarmi dalla realtà virtuale per godermi le piccole cose. I social per me sono belli quando si possono condividere cose belle, se no perché utilizzarli? In tanti già pensano a riempirli di notizie negative. Qui solo cose positive!Come alla fine mi stanno succedendo mese per mese, anche se a rilento.

Questo anno è partito molto a rallentatore, ma lo è stato anche lo scorso anno e poi fino all’ultimo si è dimostrato un anno assolutamente da ricordare.

Ora sta finendo l’inverno, anche se ancora non sembra proprio volersene andare. Temperature sotto la media, forte vento, precipitazioni copiose e diciamola tutta, anche parecchio fastidiose.

Durante tutti i weekend di febbraio ho avuto modo, rinchiusa in casa a causa del maltempo, di escogitare un piano per distogliermi dalla noia. Sai quando hai la possibilità di spaziare in un giardino di svariati mq, ma per colpa del tempo da neve che c’è fuori, non puoi sbizzarrirti giocando con la natura.

Per me era fondamentale avere uno spazio dove poter sistemare i miei bulbi, che ho deciso di non sistemarli in piena terra per paura che il gelo compromettesse la fioritura.
Alla fine ho deciso di puntare sulla veranda. Non sono mai stata incline ad utilizzarla come una specie di serra, per il semplice fatto che secondo me era troppo freddo in inverno per mantenere una temperatura adeguata per i miei bulbi.


In molte foto online vedo bulbi di giacinto o narciso sistemati in casa. A me personalmente non è mai riuscito far crescere bulbi in casa, per il semplice fatto che appena li vedo, ho il brutto vizio di riempirli d’acqua per paura che secchino il terriccio data la temperatura interna troppo elevata.

Ho fatto una scoperta molto interessante: la mia veranda è talmente luminosità che può giovare a tutti i bulbi in vaso e le piante in semenzaio, anche se fuori è brutto tempo.
Essendoci una temperatura tra i 5 e 15 gradi, è anche perfetta per le mie orchidee per esempio. Ha due fessure sul muro portante che lasciano passare l’umidità che entra ed esce comodamente da fuori per cui entra ed esce aria comodamente.

In questo caso anzichè utilizzare solo normale terriccio, ho prima creato uno strato di cornunghia, un concime naturale a lenta cessione di azoto che aiutano il bulbo a crescere forte, nonostante le basse temperature. Come “vaso” per contenerli, ho riciclato dei barattolini di vetro regalati da mia mamma o dalla mamma di Chris, già utilizzati per contenere confetture e conserve per l’inverno.

Un ottimo riciclo creativo. È semplice, rapido e anche più utile da poter osservare le radici crescere. Prova a farlo anche tu e scrivimi qui sotto come procede!

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TEA TALK | GENNAIO E LE FASI LUNARI IN GIARDINO

15 Gennaio 2018

Crescendo, ho trascorso un sacco di tempo nel giardino di mia mamma. Erano micro fazzoletti di terra attorno alla casa e lei riusciva a piantarci e far crescere quasi tutto. Le mie primavere erano piene di narcisi, lilium e giacinti profumatissimi mentre le mie estati piene di bacche e more e piccoli ortaggi che crescevano e si arrampicavano lungo le ringhiere di ferro.

Io ero felice quando potevo dedicarmi alla natura e nonostante abbia vissuto nei pressi si una arteria molto trafficata, riuscivo a chiudermi nel mio mondo non sentendo più il frastuono delle macchine.

Quando penso alle rose per esempio, penso a mia mamma e a quanto mia nonna le dicesse di piantarle bianche perché per lei era il colore più bello del mondo. Ma mia mamma da sempre ama i colori sgargianti per cui puntualmente non le dava mai ascolto. 😀

Ora è il tempo di incominciare a parlarne, perché proprio durante la luna calante a Gennaio quando tutto è dormiente, è proprio adesso il momento di darsi da fare e riordinare il nostro giardino.


Sistemare i recinti, dare un sostegno alle piante per farle crescere meglio, sradicare l’erba attorno alle perenni, raccogliere tutte le ultime foglie cadute dagli alberi.

Perché ho detto proprio durante la luna calante?

È semplice in realtà.

Di generazione in generazione mi sono stati tramandati questi piccoli segreti e accorgimenti [per niente trascurabili] su come prendersi cura della natura, ora voglio condividerli affinché tu possa accrescere il tuo lato green e in futuro magari, tramandarli ad altri e creare così, un mondo sempre più sano e consapevole.

Questi consigli sono anche per te che non hai il pollice verde, ma sprizzi di tanto entusiasmo.

PARTIAMO CON LE FASI LUNARI.

Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante.

Per chi non lo sapesse Ponente è l’Ovest, cioè dove tramonta il sole, mentre Levante è l’Est, dove nasce. Questo è il famoso detto che bisogna sempre ricordare quando si parla di giardini, semina e potature. Non siamo scienziati e nemmeno cervelloni, basta solo costanza e osservazione.

Si è sempre usato un approccio sperimentale sull’agricoltura. Si chiamano modernamente, principi di biodinamica, ma è sempre stato così, sia per i contadini oggi che ancor prima per le civiltà antiche, tenére conto dell’influenza della luna prima di qualsiasi movimento riguardo le loro coltivazioni.

Qui sotto ti mostrerò una piccola didascalia su quali lavori è possibile effettuare nelle varie fasi lunari. Prendi appunti e segnati sul calendario le prime annotazioni.

DURANTE LA LUNA CRESCENTE

  • La Luna calante influenza vari aspetti e i periodi migliori per seminare nel nostro orto | giardino. In genere, in questo periodo, si possono seminare i vegetali che crescono solo in superficie, ecco alcuni ortaggi più comuni: pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, piselli, fagioli ecc..
  • Erbe aromatiche e tutte le piante da fiore. Possono essere trapiantare seguendo sempre la loro stagionalità, ma in questo periodo cresceranno più forti e vigorosi.
  • Piantare alberi, arbusti e rose, vale sempre il discorso di cui sopra.
  • Innesti e talee. Non approfondirò l’argomento in questo post perché ci sarebbe da scrivere minimo 10mila parole al riguardo, ma lo farò in un altro post, più avanti.

DURANTE LA LUNA CALANTE

  • Seminare ortaggi che crescono sotto terra [ad es. carote, patate, cipolle, aglio, asparagi]
  • Potare alberi di ogni specie, arbusti, rose, siepi, sempreverdi e piante da fiore perenni.
  • Dividere bulbi e rizomi [anche qui ne parlerò in un post dedicato]
  • Incominciare la vendemmia, potare le viti, sempre in base alla stagionalità.
  • Raccogliere le castagne e la frutta

Le foto in alto sono quelle che riguardano lo stato del mio giardino ora che siamo in inverno. Bada bene che i miei consigli presenti in questo post, si riferiscono esclusivamente alla coltivazione in giardino e quindi non dentro a piccole serre, verande adibite a semenzai o colture di piante da fiore o da frutto dentro i vasi. Di tutto questo ne parlerò quando arriverà il periodo giusto.

Buona coltivazione!

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2017 YEAR END AND REVIEW

30 Dicembre 2017

Questa forse è una delle foto che rappresenta meglio il mio 2017.

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YEAR IN REVIEW

Questo grandioso anno sta lentamente sfumando. Mi mette una sottile tristezza perché se ci ripenso, è stato un anno entusiasmante. E ora nutro la speranza che quello dietro l’angolo sia simile o chissà, forse anche migliore di questo.

Se il 2016 è stato uno dei miei anni più sbandati, impegnativi e combattivi in preparazione a qualcosa di grande, di cui ignoravo però la possibile esistenza, il 2017 è stato l’anno della chiarezza e del totale cambiamento.

Se vogliamo rimanere in tema green, tanti rami secchi sono stati tagliati per dare spazio a future bellissime gemme. Ho seminato tantissimo e nei giusti periodi. Sono diventata molto più determinata nei miei obiettivi e tendo ad eliminare più velocemente chi e cosa intralcia il mio cammino. Sono riuscita ad accorciare incredibilmente la mia lista di piccoli e grandi traguardi annuali, per cui spero nel 2018 di raccogliere tanti frutti maturi.

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Sai che esiste un modo per accompagnarci nel nuovo anno con più forza? La usano spesso le creative ed è ormai un rituale che faccio da anni. nonostante non sia più una libera professionista. È quello di trovare dentro di noi, una parola dell’anno che ci rappresenti. Una specie di Mantra che riesca a spingerci oltre i nostri limiti e lontano dalle difficoltà, magari. Per l’anno nuovo la sto ancora cercando; mentre quella di questo che ci sta lasciando, era “Rivoluzione”. Credimi quando ti dico, che mai come questo anno, ho rivoluzionato la mia vita.

Una nuova casa, una persona fantastica al mio fianco con cui condividere praticamente tutto, un giardino da crescere e coltivare, un lavoro appagante, nuovi tesori.

Il 2017 non è stato l’anno dei grandi viaggi, ma delle grandi riscoperte.

  • L’amore per la natura, ha fatto sì che a Gennaio aprissi questo blog.
  • Sono cresciuta e ho incominciato a credere di più in me stessa così che ci mettessi la faccia prima di tutto, soprattutto qui, con voi.
  • La passione per la fotografia, credo mi accompagnerà per tutta la vita, mi ha fatto conoscere di persona due ragazze molto interessanti o che ritrovassi delle vecchie amiche con cui condividere momenti speciali.
  • Che si creasse una piccola community sul mio profilo Instagram, con cui condividere le mie esperienze di vita, attraverso la fotografia, la natura, i viaggi [anche quelli in moto].
  • Mi ha permesso di fotografare luoghi inesplorati e città meravigliose.
  • Mi ha aiutato a disintossicarmi da tutto ciò che non mi faceva bene.
  • E per ultimo ma non meno importante, mi ha fatto smettere di perdere tempo e provarci, provarci e provarci!

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Lascia però che ti spieghi una cosa veloce.

Purtroppo niente è pienamente certo, la vita muta in un attimo, ma una cosa la so: se smetterai di pensare negativo e tirarti la zappa sui piedi, tu inevitabilmente, smetterai di attirare negatività nella tua vita. So che non è un procedimento automatico, bisogna saper assorbire solo cose belle da ciò che ci circonda, è uno stato mentale che si raggiunge dopo anni di lotte interne e schiaffi morali.

Quindi.

Lavora sodo su te stessa, e il mondo ti sorriderà.

BUON ANNO!

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October’s Beauty: Cheesecake & Other Things

5 Novembre 2017

Quella domenica mattina mi sono svegliata a Monselice, lontano dal caos e dal lavoro. Potevo dormire, nessuno me lo avrebbe impedito.

Sai quando fuori tutto tace, senti solamente il fruscio delle foglie che si muovono al vento e i versi degli animali che lentamente ti svegliano nel tuo tepore?

Invece insieme a me si è svegliata una gran voglia di esplorare e ovviamente il mio compagno di avventure non mi ha delusa!

Dopo aver raccolto giuggiole da alberi giganti, trovata una tenera dozzina di pulcini gialli e neri, nati da qualche giorno e salvati da future notti gelide, sono rientrata ancora più pimpante e affamata!

Dopo che noi piccoli esploratori eravamo fuori a raccogliere ciò che di meglio la natura poteva offrire, la sorella di Chris ha sperimentato, in esclusiva per noi, una cheesecake con granella di cacao e frutti di bosco, buonissima.

Le ho fatto la promessa solenne di allestire per i suoi dolci, un mini set fotografico degno dei migliori pasticceri gourmet. In questo modo spero di essermi assicurata un dolce ogni volta che decideremo di salire!

Come promesso nella prima parte di questo racconto ecco la dolce ricetta di questa cheesecake!


INGREDIENTI:

  • 400g di ricotta
  • 3 cucchiai di farina
  • 250 g di philadelfia o formaggio spalmabile
  • 150g di zucchero 
  • 50ml di panna liquida
  • 250g di biscotti secchi 
  • 150g di burro
  • 4 uova 
  • Una fialetta di aroma di arancia o qualsiasi altro aroma che si desideri
  • Frutti di bosco vari

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PROCEDIMENTO:

Sciogliere il burro in un pentolino a fuoco lento e aggiungerlo al composto di biscotti precedentemente sbriciolati. Imburrare una tortiera a cerniera e versarci il composto di biscotti, schiacciarlo/compattarlo con un cucchiaio. Volendo si possono fare anche i bordi sempre nello stesso modo. Porre in frigo.

Nel frattempo prepariamo la crema. Amalgamiamo bene in questa sequenza: la ricotta, la Philadelphia, la farina e lo zucchero. Dopo di che aggiungere le uova una alla volta e l’aroma scelto, fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo. Versare nella tortiera e cuocere a 160 gradi per un’ora circa.

Prepariamo quindi la salsa da metterci sopra: puliamo i frutti di bosco, li frulliamo, dopodiché li filtriamo in una pentola e iniziamo a farli addensare a fuoco basso, mescolando un po’ di maizena sciolta precedentemente e l’acqua. Aggiungere lo zucchero per renderlo più dolce. Cuocere per qualche minuto fino a che non inizia ad addensarsi e poi la facciamo raffreddare. Quando la torta é cotta la facciamo raffreddare e quando sia la salsa e la torta saranno raffreddate, iniziare a versare la salsa sopra la torta e lisciarla, e la facciamo raffreddare. Quando la torta sarà fredda, toglierla dalla tortiera e servirla.

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La bellezza di raccogliere gli ingredienti e subito farne una ricetta, ha qualcosa di magico. Dalle foto la bontà purtroppo non si percepisce, ma rendono l’idea di quanto sia talentuosa questa ragazza di 16 anni!

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